Dall’Osservatorio Nazionale parte l’idea del “polo legale”: assistenza gratuita a bulli pentiti, vittime del bullismo ed ex dopati. Il progetto è curato dagli avvocati Daniele Sterrantino e Marco Franco
Daniele Sterrantino
è avvocato cassazionista, con studio a Roma, Padova e Vicenza. Insieme a Luca Massaccesi ha fondato l’Osservatorio Bullismo e Disagio Giovanile, di cui è stato il Presidente per i primi due anni di attività, assumendo poi l’attuale ruolo di Coordinatore nazionale. Esperto di diritto amministrativo e di diritto sportivo, è docente universitario e post-universitario (master, corsi di formazione) in tutto il territorio nazionale.
Marco Franco
è avvocato penalista del foro di Roma, ma patrocinante su tutto il territorio nazionale, esperto di diritto penale dell’impresa, ha seguito e segue casi di rilevanza nazionale nell’ambito degli scandali che hanno riguardato le F.S., la Protezione Civile, il CONI, la Sanità regionale laziale, l’Alitalia ed altre grosse società di interesse nazionale ed internazionale. E’ docente di diritto penale dell’ambiente presso l’Università di Roma 1 – La Sapienza nell’ambito del Master di II livello in Diritto Ambientale e, nell’ambito della stessa materia, presso Altalex; è, altresì, docente nelle materie penalistiche societarie ed ambientali presso la Scuola Coop di Firenze.
La lettera dell’Avv.to Marco Franco
Sono stato coinvolto inizialmente nel progetto complessivo dell’Osservatorio Bullismo e Disagio Giovanile per dare un supporto generale alla organizzazione della nostra associazione e in occasione di un incontro con il direttivo, a causa della mia deformazione professionale, ho lanciato una idea che è stata accolta con entusiasmo.
Nella mia attività di avvocato penalista ho sempre pensato che per dare un maggior senso a questa professione occorresse riservarsi una nicchia di tempo per il patrocinio volontaristico: ecco perché ho proposto di costituire un “polo legale” attraverso il quale prestare assistenza gratuita in primo luogo alle vittime del bullismo e, secondariamente, anche ai bulli responsabili ed a coloro che si sono macchiati dei reati tipici del doping ovviamente solo nel caso in cui questi decidessero seriamente di cambiare condotta di vita ed abbracciare i principi di corretta “competizione” sportiva e di sano confronto sociale.
Questo discorso, qui solo accennato, porta alla vera idea rivoluzionaria – che peraltro rivoluzionaria è solo nelle conseguenze processuali, nella sostanza corrispondendo pienamente a quello che sin dall’inizio è stato individuato essere lo scopo dell’Osservatorio – che ha sortito entusiastiche reazione nell’ambito della associazione: ovvero quella di fare diventare questa creatura un c.d “Ente esponenziale di interessi diffusi e collettivi” che, ai sensi delle norme dell’ordinamento penale processuale e della giurisprudenza della Corte di Cassazione, può vedersi riconosciute le facoltà ed i diritti delle stesse “persone offese dal reato” e finanche costituirsi parte civile nei processi a carico dei responsabili dei reati legati ai due odiosi fenomeni che l’Osservatorio si pone l’obiettivo di combattere.
La nostra associazione ha, infatti, come scopo principale quello di adoperarsi per garantire serenità e benessere psico-fisico ai nostri giovani e giovanissimi, messi in costante pericolo dai dilaganti fenomeni del bullismo e del doping. La tutela di tale interesse ideale, infatti, costituisce la ragione della esistenza stessa della nostra associazione e della sua azione, rivolta a prevenire il pregiudizio di detto interesse a causa del diffondersi dei due fenomeni citati.
Lo statuto associativo prevede, quindi, la istituzione di una rete di prevenzione territoriale rivolta sia alla tutela delle vittime del bullismo e del doping che della prevenzione; quest’ultima avverrà attraverso eventi di sensibilizzazione sul tema, come quello che stiamo presentando oggi, in ogni sede, soprattutto in ambito scolastico, con l’obiettivo di sensibilizzare la società civile partendo dalla base, ovvero dalla scuola e dalle famiglie.
Così operando nel tempo, l’Osservatorio darà prova della continuità e della rilevanza del suo contributo alla difesa del diritto dei giovani di crescere sereni e in una situazione di benessere psico-fisico che, peraltro, rappresenterà anche la base per una migliore futura società; e quando avremo dato prova di ciò, potremo sostenere che ogni singolo episodio di bullismo e/o di doping rappresenterà un danno diretto ed immediato anche di natura patrimoniale perché frustrerà tutti gli sforzi che l’Osservatorio farà per raggiungere il proprio obiettivo statutario e saremo, pertanto, legittimati a costituirci parte civile ne processi penali a carico dei bulli o dei dopati per richiedere il risarcimento del danno patito: risarcimento che, è bene sottolinearlo, verrà utilizzato in successive e nuove campagne di prevenzione.
Stiamo creando una rete di avvocati dislocati su tutto il territorio nazionale, coordinati dal “polo legale” dell’Osservatorio, da me diretto, che si occuperà di quanto ho brevemente appena illustrato.
Grazie!
Avv.to Marco Franco