Si è svolta al Teatro della Gioventù di Genova la quarta tappa della campagna di prevenzione 2013 dell’Osservatorio Nazionale sul Bullismo ed il doping con il Convegno denominato “Il Rispetto è Vita”, patrocinato dal CONI e dalla Figc e realizzato in collaborazione con il Comune di Genova ed il Sindacato Autonomo di Polizia.
Alla presenza di molti ragazzi delle scuole medie-superiori di Genova, la giornalista Rai e portavoce dell’Osservatorio Paola Ferrari è stata madrina d’eccezione e moderatrice degli ospiti intervenuti a portare la loro preziosa testimonianza sui valori sani della vita e lo sport, contribuendo con il loro esempio di vita concreta a trasmettere i fondamenti della lotta al bullismo ed al doping.
Accanto al Segretario generale dell’Osservatorio e medagliato olimpico di Taekwondo Luca Massaccesi, al Segretario Aggiunto Felice Mariani, olimpionico di judo, alla Presidente dell’Osservatorio Serena Parisi e alla nostra responsabile marketing Anna Favi, protagonisti al Teatro della Gioventù sono stati il bronzo olimpico di pugilato Londra 2012 Vincenzo Mangiacapre, l’atleta di casa e campionessa mondiale di Karate (Kata) Viviana Bottaro e l’ex cintura mondiale dei professionisti Gianfranco Rosi. Grazie all’ormai stretta sinergia tra l’Osservatorio e la FIGC per la Sampdoria calcio sono intervenuti Anna Pettene, consigliere di Sampdoria Marketing & Communication delegato alle responsabilità sociali, e il dottor Gian Edilio Solimei, medico sociale blucerchiato.
Con loro Giovanni Invernizzi, Francesco Pedone, Enrico Chiesa e cinque ragazzi della Primavera.A seguito dell’adesione e dell’entusiasmo del Presidente Giovanni Malagò e del Segretario Generale Roberto Fabbricini per il progetto di prevenzione e monitoraggio dell’Osservatorio, non ha fatto mancare la sua presenza il CONI con il delegato provinciale di Genova Antonio Micillo. Tra gli altri ospiti il Prof. Giuseppe Carrella, Docente in Letteratura e Management all’Università Luiss e Docente di Organizzazione e Sistemi all’Università Federico II di Napoli, i vertici genovesi della Questura e del sindacato SAP con Massimo Valeri. «Per la Sampdoria – ha spiegato Anna Pettene – risulta naturale veicolare valori ed educare a una sana cultura, dello sport e non solo.
Il bullo e l’atleta dopato sono deboli nel presente e perdenti nella vita.
Bisogna aiutare i giovani a capire la pericolosità di certe azioni.
Il modo migliore per farlo è ascoltarli, aprendo con loro un percorso di dialogo in cui la famiglia, la scuola e le istituzioni giocano un ruolo fondamentale».